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XERODERMA PIGMENTOSO
Codice esenzione : RN0520

XERODERMA PIGMENTOSO TIPO 5 fa riferimento a XERODERMA PIGMENTOSO


Rara malattia autosomica recessiva della pigmentazione che colpisce tutte le razze. Si manifesta come una estrema fotosensibilita alla luce ultravioletta a causa della mancanza dell'enzima che permette la riparazione dei danni causati dai raggi ultravioletti al DNA.- Medline Thesaurus

L'eta media di esordio dei sintomi e tra 1 e i 2 anni. Nel 5 % dei pazienti, l'esordio e ritardato fino ai 14 anni.

CUTE

I sintomi iniziali includono un'anormale reazione all'esposizione solare nel 19 % (comprendente ustioni solari severe con intenso calore ed eritema persistente di fronte a minime esposizioni). Tuttavia molti pazienti si abbronzano normalmente.
Efelidi compaiono dai 2 anni di eta nella maggior parte dei pazienti. Le alterazioni cutanee sono di solito strettamente limitate alle aree del corpo esposte al sole.
Ad uno stadio precoce, la pelle appare simile a quella che si riscontra in agricoltori e marinai dopo molti anni di esposizione solare: aree di aumentata pigmentazione si alternano con aree depigmentate, che mostrano atrofia e telangiectasia. Alcuni pazienti che presentano un ampio spettro di caratteristiche cutanee e reperti oculari sono stati diagnosticati essere portatori di XP, sebbene la risposta eritematosa all'esposizione solare fosse normale. Questa puo essere una caratteristica distintiva della forma di XP conosciuta come xeroderma variante o pigmentato.
Possono svilupparsi una cheratosi attinica premaligna e neoplasie benigne e maligne. Le neoplasie sono prevalentemente carcinomi basocellulari o squamocellulari (almeno il 45 % dei pazienti, molti con neoplasie primitive multiple) ma sono inclusi anche melanomi (5 % dei pazienti), sarcomi, cheratoacantomi, ed angiomi. Circa il 90 % dei carcinomi squamo- e basocellulari si sviluppano al volto, al capo, ed alla schiena, le aree maggiormente esposte alle radiazioni UV.
C'e anche un notevole aumento del carcinoma squamo-cellulare della punta della lingua, un'altra parte del corpo esposta al sole.

OCCHI

Alterazioni oculari includono fotofobia, che puo variare nei pazienti da assente a grave, congiuntivite delle aree interpalpebrali (esposte al sole); ectropion (il rovesciarsi della palpebra) dovuto all'atrofia della pelle delle palpebre; cheratite da esposizione; e neoplasie benigne e maligne delle palpebre, congiuntiva, e limbus. La distribuzione del danno oculare e delle neoplasie corrisponde esattamente alle zone di esposizione ai raggi UV. Le neoplasie oculari interessano quasi esclusivamente la porzione anteriore dell'occhio (palpebre, cornea, congiuntiva); questa protegge la parte posteriore (retina, tratto uveale) dai raggi UV. La frequenza delle neoplasie oculari e fortemente aumentata in pazienti di eta inferiore ai 20 anni.

SISTEMA NERVOSO

Il 18 % dei pazienti con alterazioni neurologiche hanno un rapporto tra maschi e femmine, eta riportata, frequenza di alterazioni oculari e di neoplasie cutanee simili ai pazienti con il solo interessamento della pelle e degli occhi. I sintomi neurologici variano per l'eta di esordio e per gravita ma sono caratterizzati da un deterioramento progressivo. Sono frequenti come alterazioni precoci una diminuzione dei riflessi tendinei profondi e sordita neurosensoriale. In alcuni pazienti un progressivo ritardo mentale puo divenire evidente solo nella seconda decade di vita. I pazienti con la sindrome di DeSanctis-Cacchione hanno alterazioni neurologiche e somatiche che cominciano nei primi anni di vita. Questi pazienti presentano microcefalia, deterioramento mentale con perdita dell'abilita di parola, ed un aumento di spasticita con perdita della capacita di camminare, che puo condurre a tetraparesi, oltre che nanismo e immaturita dello sviluppo sessuale. Tra i pochi casi autoptici riportati, il reperto di maggior rilievo e una degenerazione neuronale primitiva con perdita (o assenza) di neuroni, in particolar modo nella corteccia cerebrale e nel cervelletto, senza evidenza di processi di accumulo o alterazioni infiammatorie. La gravita della malattia neurologica e stata riportata correlata con il grado di sensibilita dei fibroblasti cutanei in coltura all'inibizione dei raggi UV sulla capacita di formare colonie.

NEOPLASIE

Si riscontra un aumentato rischio di neoplasie in tessuti non tegumentali in individui con XP; tuttavia per trarre conclusioni definitive su questo punto sono necessari ulteriori dati. Esistono rapporti di pazienti con tumori cerebrali primitivi (compresi due sarcomi), due con leucemia, due con tumore dei polmoni, e pazienti con carcinoma gastrico. Si sospetta che carcinogeni chimici abbiano un ruolo in queste neoplasie, dal momento in cui cellule in coltura di pazienti con XP sono ipersensibili a certi carcinogeni chimici leganti il DNA che vi inducono danni normalmente riparati dal sistema NER (riparazione per escissione dei nucleotidi). Questi includono derivati del benzopirene (reperibile nel fumo di sigaretta) e prodotti triptofano- pirolisi (riscontrato nel cibo carbonizzato).

XP di gruppo A

Il gruppo A di solito corrisponde alla forma piu severa di XP, nella quale coesistono sintomi cutanei ed alterazioni del sistema nervoso centrale (SNC). Molti pazienti presentano manifestazioni fin dalla nascita o dalla prima infanzia e corrispondono alla categoria clinica della sindrome di DeSanctis-Cacchione con degenerazione neurologica progressiva. La riparazione per escissione di basi e generalmente molto bassa (meno del 2 % del normale) nelle cellule della maggior parte dei pazienti XP-A, e queste sono circa 10 volte piu sensibili di quelle normali all'uccisione da parte dei raggi UV o di altri carcinogeni dall'effetto simile. Il difetto genetico in questo gruppo interferisce sia con il TCR che con il GGR.
Ci sono eccezioni a queste caratteristiche generali delle cellule di gruppo A. Cellule di un paziente britannico senza alterazioni del sistema nervoso centrale (XP8LO) mostravano circa un 30 % di normale riparazione per escissione ed una sopravvivenza piu alta dopo esposizione ai raggi UV rispetto alle altre cellule di gruppo A. Un uomo egiziano di 35 anni (XP13CA) aveva il tipico basso livello di sintesi non previste ma era neurologicamente normale, aveva una normale statura ed era fertile. Anche altri due pazienti di gruppo A (AP12BE e XP1L0) hanno alterazioni neurologiche piu lievi, mentre le loro cellule sono meno sensibili ai raggi UV rispetto alla maggioranza del gruppo A. In una famiglia italiana, fratelli di gruppo A presentavano sintomi clinici differenti; uno solo mostrava alterazioni del sistema nervoso centrale. In colture cellulari e stato dimostrato che il fratello senza disordini del SNC aveva, in media, un tasso di riparazione piu alto dovuto ad una sottopopolazione cellulare con riparazione normale mescolata a cellule tipiche del gruppo A. Quindi, sebbene i pazienti di gruppo A solitamente abbiano le alterazioni neurologiche associate della sindrome di DeSantis-Cacchione, ne sono conosciuti diversi che sono neurologicamente normali o hanno alterazioni neurologiche meno severe.

XP di gruppo B

Per molti anni il gruppo B constava di una sola paziente, (XP11BE). Questa paziente e morta di ipertensione acuta all'eta di 33 anni; aveva bassa statura, sordita, ritardo mentale, immaturita dello sviluppo sessuale, senilita precoce, assenza del grasso sottocutaneo, e degenerazione del pigmento del nervo ottico e della retina caratteristico della sindrome di Cockayne, e mostrava una sensibilita acuta alla luce solare, alterazioni oculari e neoplasie maligne multiple all'eta di 18 anni, tutti segni tipici dello XP.
Due fratelli (XP1BA e XP2BA) con lievi caratteristiche di XP e della CS sono stati recentemente assegnati al gruppo XP-B. In questi soggetti erano pressoche assenti alterazioni dello sviluppo, e i sintomi neurologici sono divenuti evidenti solo dopo la seconda decade di vita. Tra queste due famiglie XP-B e stata osservata un'importante variazione clinica. I due fratelli non hanno manifestato nessuna neoplasia cutanea maligna malgrado un'eta relativamente avanzata per lo XP di oltre 40 anni, mentre la paziente XP11BE ha sviluppato un tumore cutaneo a 18 anni. Nonostante cio i livelli di UDS che rappresentano il difetto di riparazione sono simili in entrambe le famiglie (5-10 % delle cellule con un NER efficace) e coinvolgeva sia il TCR che il GGR. L'assegnazione al gruppo XP-B di due fratelli (TM4VI e TTD6VI) con manifestazioni cliniche relativamente lievi della Tricotiodistrofia e caratteristiche moderatamente danneggiate del NER (circa il 40 % di UDS) estendono l'eterogeneita clinica all'interno di questo gruppo di complementazione.

XP di gruppo C

Il gruppo C e uno dei piu vasti ed e spesso riferito come la forma classica di XP. I pazienti di solito presentano solamente disordini cutanei ed oculari. Questi variano notevolmente in severita, in rapporto all'esposizione solare.
Sono stati diagnosticati pazienti di oltre 80 anni di eta. In diversi pazienti sono stati osservati tumori dell'apice della lingua. I livelli di UDS variano tra il 15 ed il 30 % del normale, e le cellule XP-C sono meno sensibili all'uccisione da parte dei raggi UV e dei carcinogeni chimici rispetto alle cellule del gruppo A e D. Una caratteristica di riparazione unica di questo gruppo e che i siti di riparazione sono raggruppati piuttosto che distribuiti in modo casuale per una perdita selettiva nella capacita di effettuare GGR alla presenza di normali livelli di TCR.
In un raro caso e stato riportato di un paziente che presentava sintomi di XP, lupus eritematoso sistemico, ed un grado marginale di ritardo mentale. Le cellule di questo paziente avevano un livello di riparazione del DNA caratteristico per il XP-C, ma erano le piu sensibili del gruppo ai raggi UV. I due casi di tumori del SNC riportati in pazienti XP -XP106LO e nel paziente Hawaiano XP106LO- appartengono a questo gruppo.

XP di gruppo D

Questo e un gruppo molto interessante per l'ampia eterogeneita clinica. Molti pazienti XP-D hanno alterazioni cutanee e neurologiche come nel gruppo A, anche se l'inizio dei disordini del SNC puo essere procrastinato fino alla seconda decade di vita. In questo gruppo sono stati riscontrati anche pazienti con una fotosensibilita molto lieve (Jaspers e Bootsma,
osservazione non pubblicata). In aggiunta a questi pazienti caratteristici per XP, a questo gruppo di complementazione sono stati aggiunti quasi tutti i pazienti TTD fotosensibili. Finora non ci sono rapporti sul verificarsi di neoplasie cutanee all'interno del gruppo XP-D TTD. Tuttavia cinque pazienti con il complesso XP-CS di gravita variabile sono stati riscontrati come facenti parte del gruppo XP-D (Jaspers and Bootsma, osservazione non pubblicata).
Pertanto XP-D e un gruppo complesso comprendente diverse sindromi cliniche. Il GGR, misurato come UDS, varia dal 15 ad oltre il 70 %, con una correlazione non chiara con la severita clinica o il tipo di sintomi.

XP di gruppo E

I pazienti del raro gruppo E mostrano lievi sintomi cutanei e sono neurologicamente normali. Il livello di riparazione per escissione e alto (piu del 50 % del normale) ed il livello relativo per le cellule normali aumenta con l'aumentare della dose di raggi UV. Le cellule sono solo leggermente piu sensibili delle normali ai danni da raggi UV. Sono stati riportati pazienti dall'Europa e dal Giappone.
Un paziente XP-E (XP2R0) e morto per un tumore metastatico di origine endoteliale.

XP di gruppo F

I casi piu rappresentativi del gruppo F sono stati descritti in Giappone. I pazienti avevano un'acuta sensibilita al sole nell'infanzia ma sintomi relativamente leggeri con un esordio tardivo di tumori cutanei nonostante un livello di riparazione sostanzialmente ridotto. Sono stati riportati due pazienti con deficit neurologici in eta avanzata. La riparazione per escissione era dal 15 al 30 % del normale ma aumentava al 60 % con l'incubazione ed e apparsa durevole.

XP di gruppo G

Fino al 1996 questo raro gruppo comprendeva solo 8 pazienti, tutti provenienti da Europa e Giappone, ma da allora almeno altri sette pazienti sono stati identificati in tutti i continenti (Jaspers and Bootsma, osservazione non pubblicata)
I sintomi clinici variano da forme cutanee lievi senza alterazioni neurologiche ad un severo coinvolgimento neurologico e dermatologico caratteristico dello XP. Finora un tumore cutaneo e stato riportato solo in un paziente giapponese (XP3 1 KO), manifestatosi peraltro in eta relativamente avanzata. UDS ed i livelli di sopravvivenza sono di solito molto bassi, ma una significativa attivita residua e stata osservata in alcuni (es XP3 1 KO, con il 25 % di UDS).

XP Variante

I pazienti del gruppo variante hanno sintomi cutanei che possono essere da lievi a severi e di solito presentano un normale funzionamento del SNC. La forma variante si riscontra in tutto il mondo, e rappresenta un'evenienza frequente ed un gruppo distinto, anche se spesso puo non essere identificata clinicamente senza studi di coltura cellulare. Definita in origine come una forma riconosciuta di XP senza difetti nella riparazione per escissione, e stata anche descritta sotto la designazione clinica di xerodermoide pigmentato. Con attente ricerche cliniche, alcuni pazienti possono essere riconosciuti in questo gruppo con sintomi relativamente lievi e assenza di una accresciuta risposta eritematosa, ma questo non e sufficiente per una diagnosi di certezza, ed altri pazienti con XP-variante possono avere sintomi clinici severi. Se il gruppo variante sia omogeneo o abbia multipli sottogruppi non e noto, ma l'eterogeneita clinica e indicativa.
Il gruppo xerodermoide pigmentato di Jung et al:, sebbene identico ad altre varianti XP dal punto di vista biochimico, e inusuale in quanto fino ai 40 anni non c'erano sintomi clinici evidenti, ed i pazienti vissero fino agli 80 anni. Questi sintomi lievi contrastano con altre famiglie varianti da ambienti simili nelle quali la malattia era molto grave. Un tentativo di studio di complementazione tra cellule di differenti pazienti XP-varianti ha mostrato un singolo gruppo XP-variante.
(C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Eighth Edition).

Lo XP e stato riscontrato in tutte le razze nel mondo.
La frequenza e circa di 1 su 1 milione negli Stati Uniti ed in Europa, ma considerevolmente piu alta in Giappone (1 su 100,000) e nel Nord Africa. In letteratura sono stati esaminati piu di 800 casi, tra cui vi era quasi un numero uguale di maschi (54 %) e di femmine(46 %). La consanguineita dei genitori del paziente e stata riscontrata nel 31 %
dei casi. Quasi il 20 % dei pazienti, compresa un'alta proporzione di pazienti giapponesi, aveva alterazioni neurologiche.
L'eta media all'esordio della prima neoplasia e di 8 anni, di quasi 50 anni piu precoce rispetto alla popolazione generale degli Stati Uniti. Questa rappresenta una delle maggiori riduzioni in eta di esordio di neoplasia documentata per qualsiasi malattia genetica recessiva umana. La frequenza del carcinoma basocellulare, squamocellulare, o del melanoma della pelle e di 2000 volte maggiore che nella popolazione generale per i pazienti di eta inferiore ai 20 anni. La riduzione della sopravvivenza e di circa 30 anni, con il 70 % di probabilita di sopravvivere ai 40 anni. Molti pazienti muoiono per neoplasia.
(C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Eighth Edition).

Dall'evoluzione di meccanismi in grado di garantire l'integrita e la stabilita genetica dipende lo sviluppo ed il mantenimento della vita. Il DNA, il carrier vitale delle informazioni genetiche, e continuamente soggetto ad indesiderate alterazioni chimiche. Numerosi composti endogeni ed ambientali e vari tipi di radiazioni, quali i raggi X e la luce ultravioletta (UV) sono in grado di indurre un ampia varieta di lesioni nelle basi, zuccheri, o fosfati che costituiscono il DNA. Ovviamente queste lesioni (formazione di addotti, legami crociati, rotture, ecc) interferiscono con il corretto funzionamento del genoma. Una rete complessa di sistemi di riparazione del DNA singoli e multifattoriali costituisce la migliore barriera protettiva contro le deleterie conseguenze dei danni al DNA. Questo e dimostrato dal fenotipo dei difetti ereditari in uno di questi meccanismi di riparazione. Tali disordini sono costantemente associati ad una caratteristica ipersensibilita ad una classe specifica di agenti genotossici. Inoltre le lesioni al DNA che non vengono riparate portano al malfunzionamento cellulare ed aumentano le mutazioni a causa della maggior probabilita che vengano fatti errori nella replicazione di tratti di DNA danneggiati. La mutagenesi somatica e l'iniziante e il fattore determinante il processo a piu tappe della carcinogenesi.
Il prototipo del difetto di riparazione e lo xeroderma pigmentosum (XP), in cui un difetto nel sistema di riparazione per escissione dei nucleotidi (NER) e alla base della notevole predisposizione ai tumori cutanei ed alla caratteristica fotosensibilita della maggior parte dei pazienti. Altre due rare malattie autosomiche recessive sono associate ad un difetto del sistema NER: la sindrome di Cockayne (CS) e la forma fotosensibile della Tricotiodistrofia (TTD). E' chiaramente evidente l'importanza del processo NER, in grado di rimuovere un'ampia varieta di lesioni strutturalmente non correlate al DNA. Tra di queste ci sono numerosi addotti chimici che distorcono l'elica di DNA indotti da carcinogeni quali il benzapirene, o i dimeri di ciclobutano pirimidina (CPD) e i [6-4] pirimidina-pirimidone fotoprodotti (6-4 PP) prodotti nella pelle umana dalla componente ad onde corte UV dello spettro solare. Esistono almeno due sottogruppi del sistema NER: un sistema di riparazione rapida accoppiata a trascrizione (TCR) che comporta un'efficiente eliminazione delle lesioni dalla catena di DNA trascritta di geni attivi che permette una rapida ripresa del processo vitale di trascrizione e, per alcune lesioni, un sistema di riparazione globale del genoma (GGR) meno efficiente che controlla l'intero genoma.
Il sistema NER puo essere visualizzato al microscopio tramite il test di sintesi non prevista di DNA (UDS). Fibroblasti in vitro vengono esposti ai raggi UV e brevemente incubati (2-3 ore) in un substrato contenente timidina triziata. Le cellule in fase G1 o G2 del ciclo cellulare divengono radioattivamente marcate dal meccanismo di sintesi di DNA colmante il vuoto da parte del sistema NER. Con l'autoradiografia successiva la capacita di riparazione di queste cellule puo essere quantificata al singolo stadio cellulare. Il test UDS ha dimostrato di essere un valido strumento per misurare il sistema NER in cellule con una capacita di riparazione efficiente e non.
Analisi di complementazione tramite fusione cellulare hanno permesso un'ulteriore classificazione genetica dello XP. Sono stati distinti sette differenti gruppi di complementazione, che rappresentano sette diversi geni difettivi implicati nel sistema NER nello XP: XP-A, -B, -C, -D, -E, -F, e -G. Inoltre un'altra classe di pazienti XP (XP variante) sembra essere difettoso in un prodotto genico che nelle cellule normali permette la replicazione semiconservativa di tratti della catena di DNA precedentemente danneggiati (riparazione postreplicativa). (C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Seventh Edition).

I geni per diversi tipi di XP sono stati clonati, e la loro attivita include il legame di fotoprodotti, l'elicasi e la endonucleasi. (De Vita, Hellman, Rosenberg. Cancer, 6th Edition)

Alcune delle proteine (complessi) coinvolte nel sistema NER partecipano anche in altre transazioni del DNA. Tutti i geni NER associati con la TTD: XP-B, XP-D sono contemporaneamente implicati nella trascrizione basale. Il complesso XP-F probabilmente ha un duplice ruolo nel sistema di ricombinazione mitotica, e le fasi tardive nel NER sono implicate con la replicazione. Il concetto della funzione condivisa ha importanti risvolti per le conseguenze cliniche delle mutazioni ereditarie in queste proteine NER.
E' probabile che i sintomi, non facili da spiegare sulla base di un difetto NER in se, siano causati da una minima insufficienza nella trascrizione basale.
(C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Eighth Edition).

La diagnosi si sospetta in pazienti con una marcata sensibilita al sole, fotofobia, e/o precoce comparsa di efelidi. Test di laboratorio di sensibilita dei fibroblasti ai raggi UV e dei meccanismi di riparazione dell'escissione confermano la diagnosi.
(C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Eighth Edition).

Poiche le sindromi da deficienza del sistema NER hanno un'ereditarieta autosomica recessiva,
i genitori di un bambino affetto si trovano di fronte ad un alto rischio di ricorrenza (circa il 25 %) nelle gravidanze successive. La diagnosi prenatale e possibile se l'alterazione e stata dimostrata chiaramente sui fibroblasti cutanei in coltura del paziente indicato. Precoci relazioni di diagnosi prenatale di XP comprendono l'analisi dei livelli di UDS in amniociti in coltura. Questo approccio permette un'analisi relativamente rapida entro 1 o 2 settimane dopo l'amniocentesi alla sedicesima settimana, poiche per la valutazione dei livelli di UDS sono necessarie solo poche cellule. Una diagnosi molto piu precoce e possibile, tuttavia, tramite il prelievo dei villi coriali (CVS) alla decima o dodicesima settimana di gravidanza. L'analisi autoradiografica dei prodotti precoci delle cellule dei villi permette poi la diagnosi del terzo trimestre. Sono state riportate diagnosi prenatali riuscite con l'utilizzo di cellule dei villi coriali.
Analisi di mutazione usando DNA da villi coriali non coltivati potrebbe, in linea di principio, permettere una diagnosi precoce e attendibile; cio richiede la conoscenza del gene coinvolto e della mutazione nella famiglia. In generale questo puo non essere pratico da ricercare per queste mutazioni in malattie rare se non sono conosciute mutazioni comuni.
(C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Eighth Edition).

Il trattamento di pazienti con XP e puramente sintomatico. La scoperta dei difetti molecolari in questi disordini non ha (fino ad ora) portato a modalita specifiche di trattamento.
Il trattamento dei pazienti con XP e un processo multifattoriale comprendente la diagnosi precoce, consulenza genetica, educazione del paziente e della famiglia, ed un regolare monitoraggio della pelle. La consulenza genetica e diretta alla conoscenza da parte del paziente e della sua famiglia degli aspetti ereditari della malattia, della sua rarita, dell'aumento del rischio per i genitori (con il 25 % di probabilita che la malattia compaia di nuovo nei figli successivi), e della scarsa probabilita per il paziente di avere figli affetti. I pazienti devono essere difesi dalla luce solare da misure protettive, quali ad esempio indossare due strati di vestiti, tenere i capelli lunghi, indossare cappelli a tesa ampia e occhiali da sole con lenti a schermatura UV e protezione laterale, e usare creme solari con un fattore di protezione (SPF) di numero 15 o piu alto. I pazienti dovrebbero evitare la diretta esposizione alla luce solare, specialmente durante le ore di picco UV (circa dalle 10 di mattina alle 15 pomeridiane negli Stati Uniti continentali) e la luce UV indiretta riflessa dalla neve o dall'acqua.
Finestre di vetro e un gran numero di schermi in plastica per lampade fluorescenti assorbiranno le radiazioni UV all'interno delle abitazioni.
Carcinogeni chimici conosciuti come il fumo di tabacco dovrebbero essere evitati. I pazienti ed i loro familiari dovrebbero imparare a ad esaminare la propria pelle per riconoscere e sottoporre all'attenzione del medico ogni lesione sospettata di malignita. Fotografie a colori sono spesso utili per il follow-up. Le neoplasie cutanee maligne sono trattate in pazienti che non hanno lo XP con escissione, elettroessiccazione, e curettage, criochirurgia o cauterizzazione chimica. Pazienti con XP hanno ricevuto una terapia a raggi-x per tumori cutanei maligni ed hanno avuto un normale responso. La dermoabrasione o il taglio al dermatomero e stata usata in pazienti con tumori multipli, in modo da permettere all'epidermide di essere ripopolata da cellule dei follicoli piliferi, che sono relativamente protette dalla luce solare. In casi estremi e stata usata la rimozione totale della pelle del viso con successivo trapianto di pelle da zone protette dal sole
(C. Scriver et al., The Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease, Eighth Edition).

Retinoidi orali

Uno studio prospettico controllato ha dimostrato che alte dosi orali di isotretinoina (2mg/kg al di)
somministrata per 2 anni era in grado di prevenire lo sviluppo di una nuova neoplasia cutanea in pazienti con XP. Tuttavia la tossicita osservata in alcuni pazienti durante la terapia a lungo termine a 2 mg/kg al giorno e stata considerata significativa, e sono stati avviati studi utilizzando dosi inferiori (da 0,5 a 1,5 mg/kg/die). Confrontando l'intervallo senza terapia, la frequenza di neoplasie cutanee verificantesi durante il trattamento a basse dosi era diminuita in molti pazienti. In alcuni pazienti c'era un'apparente dose-risposta. Inoltre la tossicita mucocutanea e le alterazioni laboratoristiche erano meno severe con il trattamento a basse dosi. La dose minima efficace richiesta per prevenire la formazione del carcinoma squamocellulare non e costante nei diversi pazienti e varia tra i 0,5 e 1,5 mg/kg/die.
Questo studio, che ha confermato che isotretinoina ad alte dosi (2 mg/kg/die) previene la formazione di nuove neoplasie cutanee in pazienti con XP, rappresenta il primo studio prospettico controllato per dimostrare la chemoprevenzione del cancro negli uomini.
La scoperta che l'inizio della terapia fa diminuire l'incidenza dei tumori e che la sua cessazione determina una rapida inversione degli effetti chemoprofilattici con un aumento significativo dell'incidenza ha collegato strettamente la terapia con isotretinoina alla soppressione dei tumori. Nei pazienti con XP l'isotretinoina sembra agire come un interruttore, determinando un rapido turn-off della comparsa del tumore entro 2 mesi dall'inizio della terapia e perdendo rapidamente l'efficacia entro 3 mesi dalla sua sospensione.
(Fitzpatrick's, Dermatology in General Medicine, Fifth Edition)

Xeroderma Pigmentoso di gruppo A

Xeroderma Pigmentoso di gruppo B

Xeroderma Pigmentoso di gruppo C

Xeroderma Pigmentoso di gruppo D

Xeroderma Pigmentoso di gruppo E

Xeroderma Pigmentoso di gruppo F

Xeroderma Pigmentoso di gruppo G

Xeroderma Pigmentoso Variante

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UV-induced skin carcinogenesis in xeroderma pigmentosum group A (XPA) gene-knockout mice with nucleotide excision repair-deficiency.
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