Nome

Sinonimi e comprese

Definizione

Segni e sintomi

Storia naturale

Eziologia

Diagnosi

Diagnosi prenatale e prevenzione

Terapia

Bibliografia




Cerca

Home
DISTROFIA DI LANDOUZY DEJERINE Compresa : DISTROFIE MUSCOLARI

Codice esenzione : RFG080


Malattia muscolare degenerativa autosomica dominante caratterizzata da debolezza lentamente progressiva dei muscoli della faccia, degli arti superiori e del cingolo scapolare. L'esordio dei sintomi di solito e alla prima o alla seconda decade di vita. Gli individui affetti solitamente manifestano un deficit dell'elevazione degli arti superiori, cui segue debolezza dei muscoli facciali che coinvolge per primi gli orbicolari della bocca e degli occhi. (Neuromuscul Disord 1997;7(1):55-62; Adams et al., Principles of Neurology, 6th ed, p1420) (Medline Thesaurus).

Si tratta di una distrofia lentamente progressiva che coinvolge principalmente la muscolatura della faccia e delle spalle, spesso con lunghi periodi di arresto pressoche completo. La modalita di trasmissione di solito e autosomica dominante.
Benche meno comune della distrofia di Duchenne e delle distrofie miotoniche, questa malattia non e rara (la sua incidenza e stimata intorno ad 1/100.000). L'eta di esordio e tra i 6 e i 20 anni; occasionalmente sono stati descritti casi di insorgenza in eta giovane adulta. Di regola, le prime manifestazioni sono una difficolta a sollevare le braccia sopra la testa e il riscontro di scapole alate, nonostante in molti casi ad attirare l'attenzione possa essere la debolezza bilaterale dei muscoli della faccia, anche nella prima infanzia. Vengono coinvolti soprattutto gli orbicolari degli occhi, gli zigomatici e gli orbicolari della bocca, mentre i masseteri, cosi come i muscoli temporali, extraoculari, faringei e respiratori sono risparmiati. Le principali manifestazioni fisiche sono la debolezza e l'atrofia dei muscoli coinvolti; la pseudoipertrofia si verifica solo raramente, e comunque e modesta. Vi e incapacita a chiudere strettamente gli occhi, a increspare le labbra e a fischiare; le labbra presentano una peculiare scioltezza e la tendenza a protrudere. Le parti inferiori dei muscoli trapezi e le parti sternali dei pettorali sono pressoche inevitabilmente colpite. Per contro, i deltoidi possono apparire insolitamente ingrossati e forti, aspetto che puo essere confuso con una pseudoipertrofia. Il processo di atrofia progressiva coinvolge i muscoli sternomastoidei, grande dentato, romboide, sacrospinale, grande dorsale e alla fine i deltoidi. Le ossa delle spalle si innalzano; le scapole sono alate e levate in alto (aspetto ad 'ala d'angelo') e le clavicole sono sporgenti. Le pieghe ascellari sono inclinate in basso in fuori, come risultato dell'atrofia dei muscoli pettorali. Di solito i bicipiti sono meno atrofici dei tricipiti, e i muscoli brachioradiali ancora meno, con l'effetto che la parte superiore del braccio puo essere piu sottile dell'avambraccio (effetto 'Braccio di Ferrro'). I muscoli pelvici sono interessati piu tardivamente e in modo piu lieve, con la conseguenza di una modesta lordosi e di instabilita pelvica. I muscoli pretibiali sono indeboliti, e il piede cadente si aggiunge all'andatura anserina. Il segno di Beevor, la deviazione verso l'alto dell'ombelico alla flessione del collo, dovuta a debolezza dei muscoli addominali inferiori, e di comune riscontro.
Nelle fasi precoci della malattia, la debolezza muscolare puo essere asimmetrica (solo una scapola alata).
Una manifestazione occasionale di questo gruppo di malattie e l'assenza congenita di un muscolo (un pettorale, brachioradiale o bicipite del femore) o di una parte di muscolo, in pazienti che piu tardi svilupperanno la malattia. Anche i muscoli oculari esterni sono occasionalmente colpiti, nelle fasi avanzate della malattia. Il coinvolgimento cardiaco e raro, ma in pochi casi si manifestano tachicardia, cardiomegalia e aritmie (extrasistoli ventricolari e atriali). La funzione intellettiva e normale. I valori sierici di CK sono normali o modestamente elevati.
Una probabile variante e caratterizzata da un esordio precoce con diplegia facciale, sordita neurosensoriale e talvolta distacco essudativo di retina (malattia di Coats). Usando l'angiografia con fluorescina, Fitzsimmons et al. hanno trovato una gran varieta di anomalie retiniche (comprese teleangiectasie, occlusioni e microaneurismi) in 56 di 75 pazienti con la forma tipica di distrofia facio-scapolo-omerale, suggerendo che queste anomalie retiniche siano parte integrante della malattia.
(Adams et al. Principles of Neurology. 2001)

Molti dei pazienti che hanno un grado modesto di questa forma di distrofia non sanno di averla. Questo era vero per almeno la meta di un grosso gruppo di pazienti descritti da Tyler e Stephens tra i Mormoni dello Utah. In ciascun momento della sua storia naturale, virtualmente, la malattia si puo arrestare. Ciononostante, il 15-20 percento dei pazienti, alla fine, e in sedia a rotelle.
(Adams et al. Principles of Neurology. 2001)

A livello molecolare, la distrofia facio-scapolo-omerale e ora definita da una consistente associazione con delezioni di misura variabile nel cromosoma 4q.Non sono stati identificati i geni, malgrado la completa sequenzazione delle regioni delete, ed e stato ipotizzato che le delezioni interferiscano con l'espressione di uno o piu geni posti prossimalmente alle delezioni stesse.
(Adams et al. Principles of Neurology. 2001)

Vedi diagnosi delle distrofie muscolari.

La diagnosi prenatale, basata sulla rivelazione di un corto frammento di DNA mutato, e possibile nel 95-100 percento dei casi, a seconda della precisa natura della mutazione per la distrofia muscolare facio-scapolo-omerale in quella famiglia.
(Fitzsimons RB. Facioscapulohumeral muscular dystrophy. Curr Opin Neurol 1999 Oct;12(5):501-511)

Vedi terapia delle distrofie muscolari.

Ansved-T
Muscle training in muscular dystrophies
ACTA-PHYSIOLOGICA-SCANDINAVICA. MAR 2001; 171 (3) : 359-366

Renault-F
Facial electromyography in newborn and young infants with congenital facial weakness
DEVELOPMENTAL-MEDICINE-AND-CHILD-NEUROLOGY. JUN 2001; 43 (6) : 421-427

Beckers-MC; Gabriels-J; van-der-Maarel-S; De-Vriese-A; Frants-RR; Collen-D; Belayew-A
Active genes in junk DNA? Characterization of DUX genes embedded within 3.3 kb repeated elements
GENE-. FEB 7 2001; 264 (1) : 51-57

Tsien,-F; Sun,-B; Hopkins,-N-E; Vedanarayanan,-V; Figlewicz,-D; Winokur,-S; Ehrlich,-M
Methylation of the FSHD Syndrome-Linked Subtelomeric Repeat in Normal and FSHD Cell Cultures and Tissues.
Mol-Genet-Metab. 2001 Nov; 74(3): 322-31

Sakuma,-H; Shimazaki,-S; Saito,-H; Ohuchi,-M
[A patient with facioscapulohumeral muscular dystrophy accompanied by myasthenia gravis]
Rinsho-Shinkeigaku. 2001 Apr-May; 41(4-5): 179-83

Kissel,-J-T; McDermott,-M-P; Mendell,-J-R; King,-W-M; Pandya,-S; Griggs,-R-C; Tawil,-R
Randomized, double-blind, placebo-controlled trial of albuterol in facioscapulohumeral dystrophy.
Neurology. 2001 Oct 23; 57(8): 1434-40

Lapena,-J-F Jr; Berkowitz,-R-G
Neuromuscular disorders presenting as congenital bilateral vocal cord paralysis.
Ann-Otol-Rhinol-Laryngol. 2001 Oct; 110(10): 952-5

Su,-Q; Zhang,-C
[Progress in researches on the molecular genetics of facioscapulohumeral muscular dystrophy]
Zhonghua-Yi-Xue-Yi-Chuan-Xue-Za-Zhi. 2001 Oct 10; 18(5): 398-401

de-Visser,-M
Diagnose in beeld (53). Facioscapulohumerale spierdystrofie.
Ned-Tijdschr-Geneeskd. 2001 Sep 1; 145(35): 1690

Angelini,-C; Bonifati,-D-M
New therapies in muscular dystrophies.
Neurol-Sci. 2000; 21(5 Suppl): S919-24

Flanigan,-K-M; Coffeen,-C-M; Sexton,-L; Stauffer,-D; Brunner,-S; Leppert,-M-F
Genetic characterization of a large, historically significant Utah kindred with facioscapulohumeral dystrophy.
Neuromuscul-Disord. 2001 Sep; 11(6-7): 525-9

Yamanaka,-G; Goto,-K; Matsumura,-T; Funakoshi,-M; Komori,-T; Hayashi,-Y-K; Arahata,-K
Tongue atrophy in facioscapulohumeral muscular dystrophy.
Neurology. 2001 Aug 28; 57(4): 733-5

Kilmer,-D-D; Aitkens,-S-G; Wright,-N-C; McCrory,-M-A
Response to high-intensity eccentric muscle contractions in persons with myopathic disease.
Muscle-Nerve. 2001 Sep; 24(9): 1181-7

Dirik,-E; Aydin,-A; Kurul,-S; Sahin,-B
Limb girdle muscular dystrophy type 2A presenting with cardiac arrest.
Pediatr-Neurol. 2001 Mar; 24(3): 235-7

Zeng,-Y; Zhang,-C; Su-,-Q
[Gene diagnosis of facioscapulohumeral muscular dystrophy]
Zhonghua-Yi-Xue-Yi-Chuan-Xue-Za-Zhi. 2001 Jun; 18(3): 213-5

Kazakov,-V
Why did the heated discussion arise between Erb and Landouzy-Dejerine concerning the priority in describing the facio-scapulo-humeral muscular dystrophy and what is the main reason for this famous discussion?
Neuromuscul-Disord. 2001 May; 11(4): 421

Mochizuki,-H; Hanajima,-R; Kowa,-H; Motoyoshi,-Y; Ashida,-H; Kamakura,-K; Motoyoshi,-K; Ugawa,-Y
Somatosensory evoked potential recovery in myotonic dystrophy.
Clin-Neurophysiol. 2001 May; 112(5): 793-9

Felice,-K-J; Moore,-S-A
Unusual clinical presentations in patients harboring the facioscapulohumeral dystrophy 4q35 deletion.
Muscle-Nerve. 2001 Mar; 24(3): 352-6

Bakhtiary,-A-H; Phoenix,-J; Edwards,-R-H; Frostick,-S-P
The effect of motor learning in facioscapulohumeral muscular dystrophy patients.
Eur-J-Appl-Physiol. 2000 Dec; 83(6): 551-8

Sandri,-M; El-Meslemani,-A-H; Sandri,-C; Schjerling,-P; Vissing,-K; Andersen,-J-L; Rossini,-K; Carraro,-U; Angelini,-C
Caspase 3 expression correlates with skeletal muscle apoptosis in Duchenne and facioscapulo human muscular dystrophy. A potential target for pharmacological treatment?
J-Neuropathol-Exp-Neurol. 2001 Mar; 60(3): 302-12

Jo,-K; Rutten,-B; Bunn,-R-C; Bredt,-D-S
Actinin-associated LIM protein-deficient mice maintain normal development and structure of skeletal muscle.
Mol-Cell-Biol. 2001 Mar; 21(5): 1682-7

Finsterer,-J; Stollberger,-C
Cardiac involvement in primary myopathies.
Cardiology. 2000; 94(1): 1-11

Tekin,-N-F; Saatci,-A-O; Kavukcu,-S
Vascular tortuosity and Coats'-like retinal changes in facioscapulohumeral muscular dystrophy.
Ophthalmic-Surg-Lasers. 2000 Jan-Feb; 31(1): 82-3

van-Overveld,-P-G; Lemmers,-R-J; Deidda,-G; Sandkuijl,-L; Padberg,-G-W; Frants,-R-R; van-der-Maarel,-S-M
Interchromosomal repeat array interactions between chromosomes 4 and 10: a model for subtelomeric plasticity.
Hum-Mol-Genet. 2000 Nov 22; 9(19): 2879-84